Lasciarsi toccare da DioIV domenica quaresima A

19.03.23 | ore 11.00
Quarta domenica di Quaresima A
Diretta da Herz-Jesu-Kloster in Freiburg (DE)



La Domenica del Cieco nato, quarta Domenica di Quaresima, fa intravedere la gioia pasquale che squarcia le tenebre dell’incredulità, comincia a rivestire di luce la Chiesa e pone al centro il tema della illuminazione battesimale.

Questa domenica per antichissima tradizione romana è chiamata Laetare, prendendo il nome dalle prime parole dell’antifona d’ingresso: “Rallegrati (Laetare) Gerusalemme. (cf. Is 66,10-11). Si rallegra il giovane Davide perchè Dio, che guarda il cuore e sceglie i piccoli, lo unge con il suo olio di letizia e lo Spirito irrompe su di lui (I lettura). Si rallegra quel cieco che, toccato da Gesù e lavatosi alla piscina di Siloe, è illuminato da Cristo Luce e crede e lo confessa con fede quale Figlio dell’uomo (Vangelo). Si rallegrano i credenti, figli della luce, rinati e illuminati da Cristo con il Battesimo (II lettura).

La liturgia di questa quarta Domenica di Quaresima aiuta ad esercitare comunitariamente e personalmente il senso ecclesiale e spirituale del tatto. Come Samuele tocc. e unse Davide con olio, come Gesù  toccò e spalmò la sua saliva sugli occhi del cieco e questi si lavò, così la comunità celebrante al contempo si lascia toccare e tocca il suo Signore nei gesti della liturgia. (Sussidio CEI, quaresima 2023)


Preghiera dei fedeli

  1. Signore, la nostra Chiesa vuole stare dalla parte del cieco-guarito: aiutala a dire con forza, ” IO CREDO”, noi ti preghiamo
  2. Signore, ti preghiamo per quelli che non vedono e per i portatori di handicap. Aiutaci a non lasciarli soli nelle loro difficoltà, rendici attenti e generosi, noi ti preghiamo
  3. Signore, il nostro sguardo è acuto e la nostra intelligenza vivace, ma a volte siamo incapaci di vederti. Apri i nostri occhi ed il nostro cuore, insegnaci a riconoscerti, noi ti preghiamo
  4. Signore, talvolta non vediamo la possibilità di perdonare; non vediamo più la possibilità di credere;  non vediamo più la possibilità di amare il prossimo. Fa’ che ci apriamo alla carità, noi ti preghiamo
  5. Signore, se non abbiamo un cuore buono non riusciamo a capire e a capirci. A volte non sappiamo apprezzare ciò che altri fanno, a volte c’è gelosia e invidia per le doti degli altri: guarisci la nostra cecità rimuovendo ciò che ci impedisce di vedere bene, noi ti preghiamo
  6. Signore, Luce che rischiara la nostra vita, fa’ che la tua luce rimanga nel nostro cuore, ci doni coraggio e perseveranza e ci conduca ogni giorno sulla via del Vangelo, noi ti preghiamo

Preghiera per la comunione spirituale

Gesù, Signor mio e Dio mio,
io credo che tu sei veramente presente nel santissimo Sacramento,
che dall’altare guardi i tuoi figli
Poiché tu mi ami così come sono e sai quanto desidero incontrarti,
vieni nel mio cuore e io ti custodirò.
Resta in me, perché io ti amo, io spero in te,
il tuo silenzio trasformi la mia anima. Amen

(Renza Resca)


Preghiera dopo la comunione

Solo tu, Signore Gesù, puoi donarmi
la possibilità di vedere ogni cosa
sotto una luce nuova, la luce di Dio.

Sono anch’io cieco dalla nascita
e senza di te continuo a vagare
senza cogliere chiaramente
ciò che accade dentro di me e attorno a me.

Ma se tu risani i miei occhi,
alla luce della fede io distinguo
l’essenziale della vita,
il senso e il traguardo della mia esistenza.

Non importa se dovrò affrontare un difficile travaglio;
non importa se, recuperata la vista,
coglierò nitidamente anche tutto quello
che fin qui avevo voluto ignorare:
le mie fragilità, il mio peccato,
i miei sbagli, le mie infedeltà.

La tua luce è un dono prezioso
perché non ferisce e non umilia,
ma mette sulla strada giusta.

Anche nelle notti più oscure
non mi sento perso, disorientato:
tu orienti il mio cammino,
ravvivi la speranza
sul sentiero della risurrezione e della vita.

(Roberto Laurita)