Un passo storico per la comunità italiana di FreiburgFormalizzazione ufficiale della comunità

Giovedi 30 giugno si è tenuto un colloquio ufficiale tra la comunità italiana presso il Kloster e mons. Peter Bikhofer dell'arcidiocesi di Freiburg


SERGIO ROTASPERTI

Premessa

Dopo una serie di osservazioni dei lettori, ho rivisto questo articolo per chiarire meglio alcuni punti che possono generare confusione e fraintendimento. Qui riporto quanto ho sentito a voce dai tre delegati e, ovviamente, la visione è sempre parziale. Toccherà poi agli attori del processo di formalizzazione porre la questione nei termini più oggettivi. 

Una storia che parte da lontano

Quasi al termine della pandemia, circa un anno fa, la comunità italiana di Freiburg aveva condotto un sondaggio, per verificare se vi erano i presupposti per la richiesta alla diocesi della riapertura della missione cattolica di Freiburg. Il sondaggio aveva raccolto circa 400 firme. Questo sondaggio intendeva esplorare se vi era un numero adeguato di italiani a Freiburg e dintorni che avessero interesse e necessità per un servizio religioso stabile e continuativo, nella zona di Freiburg.

La presenza degli italiani al Kloster risale al 2013, quando la comunità italiana con sede a Freiburg e attualmente accorpata alla missione cattolica di Villingen aveva chiesto ai dehoniani di dare uno spazio per la celebrazione della messa domenicale. Un sacerdote del Kloster da allora si era reso disponibile ad aiutare il missionario della comunità italiana di Villingen.

Le richieste (come ad esempio, le celebrazioni liturgiche, confessioni, accompagnamento spirituale, gruppi etc.) nel tempo sono aumentate. Per cui ci si è interrogati  se era il caso di rendere più stabile e duraturo il servizio pastorale agli italiani di Freiburg e dintorni.

Capire il futuro

Dopo un lungo e travagliato percorso, tre delegati della comunità – Holger Sawatzki, Francesca Travaglini e Maria Antonietta Beck – giovedì 30 giugno hanno ottenuto un colloquio ufficiale con mons. Peter Bikhofer, vescovo ausiliare della arcidiocesi di Freiburg e responsabile della pastorale dei cattolici di altre lingue presenti in diocesi.

Fin dall’inizio l’incontro è stato cordiale e aperto. Sul tavolo la richiesta di formalizzazione dell’esistenza della comunità italiana che da quasi 10 anni si riunisce presso Herz-Jesu-Kloster.

L’incontro del 30 giugno è stato un primo passo  per comprendere  la direzione da intraprendere.

La strada è ancora lunga. Bisognerà capire quanto il Kloster è disponibile come istituzione ad assumere questo ufficio. Bisognerà capire anche quale percorso la diocesi proporrà, tenendo presente il processo di ristrutturazione in atto. Infine anche comprendere la collaborazione con l’attuale missione cattolica di Villingen.

Secondo i tre delegati, un punto fermo nel colloquio è stato questo: la comunità italiana di Freiburg verrà riconosciuta formalmente come comunità e non come missione cattolica. Che cosa significhi nella pratica questo, lo capiremo meglio in futuro.

Un passo davvero storico e importante che da anni aspettavamo. Anche se la strada è lunga e l’esito non scontato, i tre delegati ora lavorano per vedere “come” formalizzare la comunità italiana di Freiburg.