Le priorità di GesùI domenica di Quaresima A

commento al vangelo di Matteo 4,1-11


SERGIO ROTASPERTI

Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 4,1-11)

In quel tempo, Gesù fu condotto dallo Spirito nel deserto, per essere tentato dal diavolo. Dopo aver digiunato quaranta giorni e quaranta notti, alla fine ebbe fame. Il tentatore gli si avvicinò e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, di’ che queste pietre diventino pane». Ma egli rispose: «Sta scritto: “Non di solo pane vivrà l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio”».
Allora il diavolo lo portò nella città santa, lo pose sul punto più alto del tempio e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, gèttati giù; sta scritto infatti: “Ai suoi angeli darà ordini a tuo riguardo ed essi ti porteranno sulle loro mani perché il tuo piede non inciampi in una pietra”». Gesù gli rispose: «Sta scritto anche: “Non metterai alla prova il Signore Dio tuo”».
Di nuovo il diavolo lo portò sopra un monte altissimo e gli mostrò tutti i regni del mondo e la loro gloria e gli disse: «Tutte queste cose io ti darò se, gettandoti ai miei piedi, mi adorerai». Allora Gesù gli rispose: «Vàttene, satana! Sta scritto infatti: “Il Signore, Dio tuo, adorerai: a lui solo renderai culto”».
Allora il diavolo lo lasciò, ed ecco degli angeli gli si avvicinarono e lo servivano.


Il mercoledi della ceneri abbiamo iniziato il cammino della quaresima, un tempo di quaranta giorni e di cui il vangelo di Matteo ci aiuta oggi a comprendere il senso.

Il testo contiene diversi simboli. Il primo simbolo è il deserto, luogo dell’essenziale, della prova, del limite, della purificazione, del castigo ma anche dell’intimità con Dio.

Gesù è condotto – come ciascuno di noi – in questo spazio per un periodo di di quaranta giorni. Anche qui il numero 40 è numero simbolico che richiama l’esperienza di fede dell’antico Israele. che mette in gioco il suo rapporto con Dio.

Anche le tre tentazioni di Gesù contengono un aspetto simbolico. Esse sono prove e ostacoli che Gesù ha affrontato durante la sua vita.

Le tre tentazioni, quella del pane, del tempio e del monte alto, si riducono ad una sola: la relazione tra Gesù e Dio che ci ha insegnato a chiamare Padre.

Che cosa è stato prioritario nella vita di Gesù? Che rapporto ha costruito con Dio? Ha vissuto Gesù unicamente del pane materiale, del materiale, di ciò che la vita ti offre? Il pane è stato importante ma..non di solo pane vive l’uomo.

Che cosa è stato prioritario nella vita di Gesù?Aspettarsi miracoli da Dio, come buttarsi giù dal tempio credendo nell’intervento immediato di Dio? Gesù si è fidato e  si è abbandonato a Dio; è rimasto saldo quando gridava e Dio stava in silenzio, la sua fiducia è rimasta tale, anche quando il mondo gli crolla addosso (come nel Getsemani e sulla croce). E questo non perchè era figlio di Dio, ma semplicemente perchè figlio come uomo figlio di questa terra.

Che cosa è stato prioritario per Gesù? Il potere e l’approvazione della gente? Siamo informati dai Vangeli come Gesù più volte è stato cercato dalla folla per essere proclamato re… La via di Gesù è stata la piccolezza. Perchè Dio si svela nella piccolezza e là dove non ce lo aspettiamo.

Dio ci ha plasmato e ci ha soffiato il suo alito di vita. Ci ha posto dinanzi ogni cosa. È amico e non nostro concorrente. Che relazione vogliamo costruire con lui?

Ciò che ha vissuto Eva vive ogni Adam-uomo di questa terra. Ciò che ha vissuto Gesù, vive ogni credente di questa terra.

Questo tempo di quaresima sia un tempo di rinfrescare e rafforzare il nostro legame con Dio, nostro amico, che ha assunto il volto di Gesù nostro fratello.