Dio inacessibile e intimoDomenica della Trinità - A

Omelia della solennità della Trinità


SERGIO ROTASPERTI

(Gv 3,16-18) In quel tempo, disse Gesù a Nicodèmo: «Dio ha tanto amato il mondo da dare il Figlio, unigenito, perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna. Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui. Chi crede in lui non è condannato; ma chi non crede è già stato condannato, perché non ha creduto nel nome dell’unigenito Figlio di Dio».

Una della feste più difficile da comprendere e spiegare è quella di oggi: la solennità della Trinità. Che Come Dio può essere allo stesso tempo unico e in tre persone?  Famoso è l’aneddoto di San Agostino sulla spiaggia del mare alla vista di un bambino che cercava di mettere l’acqua del mare in una buca. Così è il volere mettere l’oceano di Dio nella nostra testa e nel nostro cuore.

Dio è inaccessibile. La prima lettura lo evidenzia con il simbolo della nube. Essa rivela qualcosa ma anche nasconde ciò che sta oltre. Mosè sale sul monte Sinai per incontrare Dio e Dio stesso si fa incontro, passa davanti a lui, ma solo con la sua voce. La visione è nell’ascolto. Il Dio che si rivela a Mosè è un Dio ricco di misericordia, di amore e fedeltà e che cammina in mezza a noi. Un Dio inaccessibile si, ma tuttavia in mezzo a noi.

Un midrash sulla morte di Mosè racconta che quando venne l’ora di morire, l’anima di Mosè chiese un ultimo desiderio: il poter entrare nella terra promessa. Ma Dio negò. Allora anche il cielo e la terra, con gli angeli e i giusti vennero in soccorso a Mosè il giusto per far cambiare idea a Dio, ma Dio fu irremovibile e non accolse le preghiere. “Allora il Santo, benedetto Egli sia, chiamò l’anima di Mosè: «Figlia, le disse, per centoventi anni ti ho raccolta nel corpo di Mosè, ora è giunto il tuo ultimo termine e devi uscire. Esci, non indugiare». E l’anima: «Signore del mondo! Io so che Tu sei il Dio di tutti gli spiriti, il Signore di tutte le anime. Tu m’hai creato, Tu m’hai lasciato nel corpo di Mosè per centoventi anni. Ma esiste ora al mondo un corpo più puro di quello di Mosè? Io gli voglio bene e non voglio abbandonarlo! ». – Esci, – replicò il Santo, benedetto Egli sia, – e Io ti farò salire ai cieli più alti e porrò la tua sede sotto il Trono della mia Maestà, accanto ai Cherubini e ai Serafini. In quell’istante il Santo, benedetto Egli sia, baciò Mosè e gli raccolse l’anima in un bacio”

Il Dio inaccessibile, è il Dio dell’intimità, non mostra il volto, ma dono il suo bacio, cioè il suo soffio vitale (Gen 2,7), il suo amore.

Il Vangelo di Giovanni ci rivela Gesù come Mosè, ma molto più di lui. Possiamo dire che Gesù è il bacio di Dio per l’umanità, che si rivela soprattutto quando consegna l’ultimo respiro sulla croce, donando il suo spirito. Penso che possiamo comprendere così il mistero della Trinità

Signore, nostro Dio, nel Mistero della S.S. Trinità
noi abbiamo la rivelazione che tutta la nostra vita
è sotto il segno del Tuo Amore.
Fà che noi possiamo accogliere sempre con gioia
questo Amore che doni a tutti gli uomini
e che la nostra vita di credenti testimoni sempre
la ricchezza del grande progetto di umanità
che il Tuo Mistero ci lascia intravedere. (Gaetano)