Sale e luce5 Domenica del tempo ordinario A
commento a Mt 5,13-16
Il breve testo del Vangelo che abbiamo ascoltato fa parte di una lunga sezione chiamata dagli studiosi “Discorso della montagna” che inizia al capitolo 5 con le Beatitudini e finisce al capitolo dopo dopo un confronto con alcune parti del decalogo che leggeremo le prossime domeniche.
Gesù sale sul monte come Mosè, si mette a sedere come gli antichi maestri e pronuncia le Beatitudini, cioè il suo insegnamento, il suo stile di vita. A conclusione delle Beatitudini, Matteo inserisce due detti, allo scopo di responsabilizzare i suoi discepoli e i discepoli di ogni epoca della storia, quindi anche noi.
“Voi siete il sale della terra”. Il sale nell’antichità serviva a conservare i cibi e alla purificazione. Per questo motivo conteneva una forza vitale. Gesù qui non invita i discepoli ad essere sale, ma li definisce “sale”. Ogni discepolo di Gesù ha la sua forza vitale e sono chiamati a essere forza che da vita nel contesto familiare, sociale e lavorativo dove viviamo e siamo inseriti.
Ora il sale non perde mai sapore. E tuttavia Gesù afferma che i discepoli paradossalmente possono diventare insipidi, nel senso di non avere sapienza, di essere per nulla saggi, stupidi.
Il secondo detto utilizza la metafora della luce: “Voi siete la luce del mondo”. Anche qui, Gesù fa una constatazione (voi siete!), non un invito (voi dovreste essere la luce del mondo).
Nel linguaggio biblico, solo Dio è luce. E tuttavia i cristiani sono chiamati ad essere luce, a essere come città costruite sul monte dove tutti possono vedere.
Non si tratta di considerarsi i migliori di questa terra, ma di essere un rimando a colui che è la luce per ogni uomo e donna di questa terra. Siamo chiamati a vivere le beatitudini, affinché attraverso le nostre azioni, le persone intuiscano la bellezza e la forza della presenza di Dio.
Questo è anche il cuore della missione della nostra nuova comunità di Freiburg/Südbaden che è iniziata ufficialmente il 1 febbraio. Le letture non sono mai a caso. Sale e Luce sono due metafore che non dovremmo mai dimenticare in ogni scelta grande e piccola che come comunità cristiana faremo.
Ma ciò vale anche nella nostra vita personale.