Non piangersi addossoXX domenica del tempo ordinario C
(Lc 12,49-53) Tenere fisso lo sguardo su Gesù è il via per affrontare ogni difficile situazione che la vita ci pone dinanzi
«Sono venuto a gettare fuoco sulla terra, e quanto vorrei che fosse già acceso! Ho un battesimo nel quale sarò battezzato, e come sono angosciato finché non sia compiuto!
Pensate che io sia venuto a portare pace sulla terra? No, io vi dico, ma divisione. D’ora innanzi, se in una famiglia vi sono cinque persone, saranno divisi tre contro due e due contro tre; si divideranno padre contro figlio e figlio contro padre, madre contro figlia e figlia contro madre, suocera contro nuora e nuora contro suocera». (Lc 12,49-53)
Non è facile comprendere il testo evangelico di Luca e gli stessi studiosi sono aperti a diverse interpretazioni, non univoche.
Nel suo cammino verso Gerusalemme, Gesù sta qui chiarendo con tre immagini il senso della sua missione: il fuoco, il battesimo, la divisione.
L’immagine del fuoco può essere positiva o negativa. Essa è immagine della presenza e santità di Dio (come il roveto ardente in Esodo) oppure si parla di fuoco divorante e distruttrice: “Dio è fuoco divorante” (Eb 12,29). Dunque nella vita e nelle azioni di Gesù, egli rende presente la santità di Dio, ma anche la sua determinazione
La seconda immagine è il battesimo. Il battesimo a cui qui Gesù fa riferimento è il battesimo di sangue, cioè la croce di Gesù. Questa immagine ci spiega come Gesù rende presente la santità di Dio e la sua forza divorante: con il dono della vita, fino al martirio. Gesù si trova ad essere un profeta perseguitato e incompreso come Geremia (Ger 38,4-6.8-10) e tuttavia ha sopportato tutto, allo scopo di infonderci coraggio: “ha sopportato contro di sé una così grande ostilità dei peccatori, perché non vi stanchiate perdendovi d’animo”. (Eb 12,1-4)
La terza immagine della divisione nella famiglia, fa riferimento alla situazione dei cristiani della comunità primitiva, i quali in tempo di persecuzione si sentirono con compresi e addirittura traditi dalle persone più intime, comprese i familiari.
Quale messaggio possiamo accogliere da questo testo? Si tratta di accogliere l’invito a “tenere lo sguardo fisso su Gesù” (Eb 12,1-4)
In qualsiasi situazione di vita ci troviamo ad essere, Dio non solo sta dalla nostra parte per incoraggiarci, ma è pronto a dare la sua vita perché non ci perdiamo d’animo.
Detto in altri termini: Non piangiamoci addosso, guardiamo alle tante persone che tenuto fisso lo sguardo su Gesù pronte ad affrontare la dura vita e persino il martirio. Con Lui tutto è possibile e fattibile.