“Io do loro la vita eterna”IV domenica Pasqua C
Commento a Giovanni 10,27-30
Nelle scorse domeniche di Pasqua abbiamo riascoltato i vangeli pasquali, gli incontri del Risorto con i suoi discepoli: Maria di Magdala, Pietro, Tommaso e gli altri discepoli.
Il Vangelo di oggi non ci narra un incontro pasquale, ma è un estratto del capitolo 10 di Giovanni, che sviluppa una immagine: Gesù è il buon pastore.
Il Risorto, dunque, è vivo in mezzo a noi e si relaziona con noi come il buon pastore. Che significa questo? Cerchiamo di approfondire meglio.
Il testo dice: “Le mie pecore ascoltano la mia voce e io le conosce ed esse mi seguono”
Esiste prima di tutto un rapporto personale tra il pastore e le pecore. Esse ascoltano. Vi è quindi il primato dell’ascolto sul fare. Inoltre, il pastore conosce le sue pecore. Ora, questo verbo in Giovanni ha un valore molto profondo. Non si tratta solo di una conoscenza intellettuale, ma profonda, intima e personale.
Vi è poi un’altra azione del pastore: “Io do loro la vita eterna”. Il pastore offre se stesso, sacrifica se stesso per offrire una vita piena, affinchè tutti si sentano protetti da Gesù e Dio suo padre con il quale egli vive una stretta comunione.
Quindi Gesù il risorto intrattiene con una relazione personale, profonda, intima, ci conosce fin dentro l’anima, per noi offre se stesso – allora sulla croce, oggi nell’Eucaristia che celebriamo qui – . Soprattutto Gesù e suo Padre ci tengono stretti e ci proteggono. Tutto questo lo auguriamo anche a Jonas e preghiamo che noi e voi genitori, padrino e madrina facciate questo, introduciate Jonas a vivere questo rapporto personale e intimo con il Signore, quando crescerà.
Siamo qui Signore Risorto davanti a te
ti ringraziamo per il tuo amore personale e totale
che doni a ciascuno di noi.
La misura del tuo amore è la non misura
Molti di noi vivono nella tribolazione,
nella sofferenza nella fame, nella violenza
e nelle lacrime (Ap 7,9-17)
Guidaci e guidali tu, buon Pastore
Alle fonti della vita, asciugando ogni lacrima
donandoci la gioia dell’esperienza del tuo amore infinito
Amen